7 tipologie: il mondo web ha ormai una sua anzianità, infatti una cifra come questa non dovrebbe stupire 

I siti internet non sono tutti uguali: ogni tipologia di cliente ha sempre bisogno di una tipologia di sito in particolare, ecco perchè spesso chi non naviga nel settore può incorrere in futili errori di valutazione. 

In questo articolo tratterò delle prime 3 tipologie, le più semplici.

1. Il classico sito web (per azienda e personal brand)

Obiettivo: una vetrina per presentare la propria azienda e lasciare i propri contatti
Un sito del genere avrà al suo interno una raccolta con diverse pagine che avranno come principale esigenza quella di essere la fonte primaria di informazioni riguardanti la propria attività. Basta immaginarlo come un biglietto da visita digitale per la propria azienda: all’interno gli utenti troveranno informazioni riguardanti i tuoi prodotti o i servizi che offri oppure alcune informazioni sul tuo staff. Possono pure avere delle sezioni poco statiche come ad esempio un’area news o un’area blog che andranno aggiornati passo passo. 

2. Il portfolio ( per artisti e designer)

Obiettivo: avere una vetrina digitale con un’ottimale visualizzazione delle proprie opere
La natura dei portfolio è prettamente estetica e serve semplicemente a rendere catchy il lavoro dell’artista che ne è l’autore. Solitamente sono richiesti da figure creative, come fotografi, architetti, artisti o designer.I contenuti principali devono essere realizzati con un design minimal che serva da risalto per le opere o per gli elementi grafici. Pochissimo testo e mi raccomando, … solo i vostri lavori migliori. Puntare sempre sulla qualità. 

3. Il blog (per blogger, online magazines, influencers)

Obiettivo: pubblicazione regolare di contenuti editoriali per l’informazione o l’intrattenimento.
La principale linfa vitale di un blog o di un magazine online è il valore dei contenuti editoriali. Poi ogni specifica volontà redazionale detterà anche l’aspetto grafico del vostro sito: un blog spesso e volentieri si presenterà come statico mentre un magazine sarà più dinamico. L’unico must è l’aggiornamento costante dei contenuti, e sì, anche ovviamente la qualità che questi contenuti avranno sul loro pubblico di riferimento.